MEET THE ARTIST

(PREVIOUS EDITIONS)

JDL

Judith de Leeuw (aka JDL street art) ha iniziato a usare le bombolette aerosol all’età di 15 anni come ribelle per strada. L’artista, oggi pluripremiata, è nata e cresciuta ad Amsterdam, Paesi Bassi. Dopo aver conseguito la laurea in Arte e Design nel 2015, si è specializzata presso l’Accademia Willem de Kooning nel 2016.

Attualmente viaggia in tutto il mondo per realizzare i suoi murales su larga scala. Sono opere attraverso cui vuole trasmettere le sue emozioni e attirare l’attenzione su questioni sociali e sui meno fortunati, spesso protagonisti dei suoi disegni. Da qui il suo grande amore per gli spazi pubblici.

I suoi progetti l’hanno portata in più di 40 paesi, dall’Europa all’Asia fino agli Stati Uniti. Ha esposto le sue opere accanto a Banksy e Keith Haring. Il suo lavoro è stato condiviso da importanti piattaforme in tutto il mondo, tra cui la CNN e il Chicago Tribune. Nel 2022 è stata invitata dal re e dalla regina dei Paesi Bassi ad accogliere il presidente italiano a palazzo per rappresentare la collaborazione artistica internazionale.

MEET THE OPERA (Edizione 2023)

DANCING WITH THE EYES CLOSED: L’opera si sviluppa in altezza e si impone allo sguardo con la sua bellezza imponente. Sullo sfondo dipinto in scala di grigi in cui spiccano due soli frammenti verde acqua e oro, danza sinuosa una ballerina con i capelli sciolti. Le braccia arcuate accompagnano i movimenti del busto e della testa in una piroetta. Come in una sequenza di diapositive, l’effetto che arriva allo spettatore è proprio quello del movimento che si sviluppa verso l’alto seguendo la verticalità della parete. Il murale è ispirato a “F.”, una persona che JDL ha realmente incontrato mentre stava affrontando una grave crisi personale. Con lui l’artista racconta di aver trascorso uno dei momenti più felici della sua vita, mentre anch’essa era in crisi: «F. mi ha insegnato l’importanza di trovare la felicità anche nei momenti più difficili. Mi ha insegnato a “ballare a occhi chiusi”, a dimenticare tutte le cose negative della vita e a ricordare quelle positive. Forse lottate con l’immagine di voi stessi o avete un problema fisico. Ma ci sarà sempre un modo per godersi la vita a occhi chiusi. Quest’opera è un omaggio a lui e al suo stato d’animo. Non importa quanto si è perso nella vita, saremo sempre in grado di ballare con gli occhi chiusi. È qualcosa di molto importante da ricordare.» Ballare bendati è quindi, metaforicamente, un atto di grande fiducia nei confronti di ciò che ci circonda, di chi ci sta attorno e, per estensione, della vita. Rispettare quest’indole fiduciosa e continuare a danzare nonostante le tempeste, le difficoltà, i momenti di smarrimento significa rispettare la parte più profonda dell’essere umano che cerca la felicità in tutti gli attimi, anche quelli più bui.

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